“Ma perché dovrei spendere denaro e sprecare tempo per cercare un’interfaccia utente migliore di questa per la mia applicazione aziendale? In fondo quello che conta è la Business Logic… Tutto il resto è fumo e perdita di denaro. Abbiamo viziato troppo i nostri utenti. Occorre tornare al nocciolo delle cose, senza fronzoli inutili e costosi.”
Questo è quello che penso talvolta guardando una delle mie applicazioni aziendali… Poi mi accorgo che l’interfaccia che sto guardando è molto simile a quella rappresentata nella vignetta di Eric Burke e mi accorgo di quanto io stia sbagliando.
Ho avuto di recente modo di visitare la parte del sito di HIMSS dedicato alla usabilità e mi sono veramente stupito di quanto bene abbiano reso questi concetti.
In particolare ho trovato veramente illuminante la presentazione di Chriss Brancato che in modo semplice ed efficace ci spiega che fra le principali preoccupazioni connesse con l’informatizzazione di un processo sanitario ci sono:
- la preoccupazione che i sanitari non riescano ad inserire correttamente le informazioni nel sistema;
- la paura che l’informatizzazione rallenti l’esecuzione delle attività.
Tutte questioni che in qualche modo hanno a che fare con l’usabilità del sistema. Sono convinto che se fosse possibile misurare la perdita di produttività determinata da una interfaccia di minore qualità rispetto ad una più curata, troveremmo che i costi sopportati dall’organizzazione che scelga la realizzazione di minore qualità sono di molto superiori alla differenza di costo delle due applicazioni. Purtroppo non mi risulta esistano studi che diano ragione di ciò.
Quello che è certo è che, compatibilmente con le risorse a disposizione, si debba andare verso applicativi con una migliore interfaccia utente perché una interfaccia più curata significa una interazione più sicura ed efficiente con il dato sanitario.
PG.